Come anticipato nella trasmissione LA VOSTRA VOCE di domenica 21 aprile, ecco le opere che pur non vincendo il concorso di poesia, si sono comunque meritate di essere visionate e lette perché meritevoli.
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LUCIA ROCA - LE MIE FERITE
Brandelli di ricordi coperti da silenzi
rimbombano nel cuore gonfio di speranze,
i pensieri si accavallano l’uno sull’altro
parole su parole danzano come stille di luce.
Ecco inizia il sogno
fatto di timide illusioni a contrastare la realtà,
l’anima in estasi colma di emozioni
nutre le mie ferite come spiragli
per far passare la luce
per ritrovare la bimba
che ricamava istanti felici
spiragli di luce nel labirinto del cuore,
ancora di salvezza nei giorni bui.
Raccolgo i miei pensieri in versi
in questa noiosa solitudine
per barattare favori con il fato
per rimarginare ferite che lacerano l’anima,
Per raccontare di desideri inespressi, illusioni,
respiri sospesi, lacrime disperse urla silenziose,
per uscire dai grovigli della vita, per non affrontare
nel rotocalco del tempo e della sua monotonia.
Con il cuore colmo di speranza, lo sguardo perso nel vuoto
accolgo ogni nuovo giorno avvolta dalla nostalgia
di un caro e prezioso ricordo che mi lega
indissolubilmente a quel passato vissuto insieme!
R. L. 13.04.2024
SILVANA LA PERNA - SARAI LUCE PURA
Se ascolti quello che hai dentro...
è musica che vibra un valzer lento,
è un giro di ricordi e ti rivedi bambina dolcemente guidata dalle braccia forti
di tuo padre che t'insegnò!
Se ascolti quello che hai dentro,
c'è poesia che rivela il tuo essere,
che sia felicità o tristezza,
che sia dolore o gioia...sei tu
in tutte le sfaccettature che la vita offre!
Se osservi nuvole di farina,
se l'odore del pane caldo t'inebria,
se il ragù di tua madre è un borbottio che rasserena e ti fa sentire a casa,
se assapori il dolce tepore della primavera
se godi dei nuovi colori dei cieli,
dei freschi tramonti arancioni...
Se sei alla ricerca appassionata di semplicità
sarai...luce pura!
Se la tua mente è ottenebrata,
spenta dal male annidato in tenebrosi meandri,
opacizzata dalla dimenticanza e dall'impazienza
Se scagli pugni di sabbia contro il cielo
con la rabbia di un leone
per aprire un varco tra le nuvole,
bada bene che a te ritornerà ferendoti gli occhi!
Se vedi Dio come una schermaglia
e offuscato ti appare tra luci ed ombre,
aldilà del muro sarai disperatamente solo!
MIRELA IOSIF - La città
Musica la città:
speranze e sogni infranti,
percorsi interrotti o viaggi inaspettati,
paure silenziose di nuovi orizzonti.
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Musicano le strade:
di pioggia o venti stanchi,
di nuvole danzanti e giallo in foglie svolazzanti,
di neve che si scioglie al musicar del sole.
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Musica ogni passo:
viali già percorsi dai nostri antenati,
sul dolce avanzare a tempi cadenzati
di movimenti in ritmo tango su note di uno jazz.
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Musicano i cuori:
di amori inaspettati, delusi o rimpianti,
di lacrime d’addio, di guerre risonanti,
brezze di gioventù e gioie altalenanti.
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E insieme musichiamo piano, a corde di violino, un gran concerto.
Chi sa se in questo modo vi nasce un nuovo verbo…!
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