Visualizzazione post con etichetta Accademia di Medicina di Torini; 24 settembre; Organizzazione Mondiale Sanità. Mostra tutti i post
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mercoledì 17 settembre 2025

Un inizio sano, un futuro pieno di speranza

 Cari amici,

con enorme piacere vi comunico che, anche quest'anno, l'Accademia di Medicina di Torino ci pregia di essere la loro voce per informarvi delle loro sedute scientifiche.

Purtroppo domenica 21 settembre non siamo ancora attivi con le dirette radio e per questo, di comune accordo vi informiamo tramite il blog.

Leggete con attenzione:


Mercoledì 24 settembre alle ore 21 l’Accademia di Medicina di Torino terrà una seduta scientifica sia in presenza, in via Po 18, sia con modalità webinar, dal titolo “Mortalità materno-infantile in Africa e in Italia.



Dopo l’introduzione del professor Enrico Bertino, Neonatologo, Chiara Benedetto, professore emerito di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Torino, si soffermerà sui problemi che riguardano la mortalità materna nel mondo e in Italia. Successivamente don Dante Carraro, Direttore di “Medici con l’Africa Cuamm”, esporrà la situazione e gli interventi in corso nell’Africa subsahariana per affrontare le complesse sfide legate alla salute materno-infantile, in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Prof. ENRICO BERTINO


Un inizio sano, un futuro pieno di speranza” è lo slogan scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Giornata Mondiale della Salute 2025.

L’appuntamento ha segnato l’avvio di una campagna annuale dedicata alla salute materna e neonatale, con l’obiettivo di esortare governi e comunità sanitarie a intensificare gli sforzi per porre fine alle morti prevenibili di madri e neonati, e a dare priorità alla salute e al benessere a lungo termine delle donne. Secondo le stime più recenti, ogni anno nel mondo circa 260.000 donne – una ogni due minuti – perdono la vita durante la gravidanza o il parto, mentre oltre 2 milioni di neonate e neonati muoiono entro il primo mese di vita.

CHIARA BENEDETTO


La mortalità materna e infantile non è solo un indicatore della qualità delle cure sanitarie, è anche uno specchio delle profonde diseguaglianze ambientali, economiche, sociali, politiche e culturali sia tra Paesi diversi che all’interno di ciascun Paese.

Nei Paesi ad alto reddito, come l’Italia, dove la mortalità legata alla gravidanza e al parto è fortunatamente sempre più rara, le principali criticità riguardano l’età materna avanzata, l’appartenenza a minoranze etniche, lo status migratorio e la presenza di barriere linguistiche e/o culturali. Al contrario, nei Paesi a basso reddito, i principali ostacoli sono rappresentati dal ritardo nell’accesso alle cure, dalla carenza di personale qualificato e dai costi diretti dell’assistenza sanitaria, fattori che continuano a tradursi in un numero ancora drammaticamente elevato di morti evitabili.

Don DANTE CARRARO


L’esperienza a livello globale dimostra che i progressi sono possibili, ma quali sono le strategie più idonee per attuare questi interventi, in contesti fra loro molto diversi?

La registrazione dell’incontro verrà pubblicata sul sito: 

https://www.accademiadimedicina.unito.it/