Cari ascoltatori/lettori in redazione ci è giunta una nuova storia che noi vi postiamo per farvela conoscere e commentare.
Per cortesia, i vostri pensieri scriveteli nel BLOG altrimenti non riusciamo a "vederli".
Grazie a tutti
Storia arrivata da FRANCESCO MANNA
Ottobre 2012, fu l’anno che cambiò la mia vita. Dopo una lunga malattia, protratta per oltre un decennio, la mia Graziella si arrese al male. Un male aggressivo che si scontrò anche con errori umani e diagnosi sbagliate. Lasciò me, e i nostri due figli, Dario di quattordici anni e Agnese di nove. Lei di anni ne aveva quarantacinque, ed era al suo massimo splendore di donna. Furono anni costellati di viaggi della speranza, dal Sud di Catania, al Nord di Milano. Anni dove i ragazzi crescevano e Graziella si sforzava di sorridere per donare quanto più amore possibile alla famiglia.
Una famiglia a cui lei aveva sempre creduto, fortemente voluto e dato tutto se stessa, realizzando i nostri sogni e che pian piano ne stavamo conseguendo altri.
Convivere per un così lungo periodo con una malattia, mina la mente oltre a debilitare il fisico. Lei cercava di appianare questa sua condizione, soprattutto nell’ultimo periodo, utilizzando la meditazione. Quando la medicina non riesce più nel suo intento e ti allarga le braccia proponendo cicli di chemio sperimentali, ti rendi conto che sei, ormai, al capolinea. Ti affidi a tutto e ti aggrappi alla qualsiasi. Il suo viaggio in India, di cinque settimane, ne fu la prova, quella di non deporre le
armi ma di lottare fino alla fine.
La sua storia di vita, mi ha spronato a scrivere un libro raccontando il nostro amore, la sua malattia ma soprattutto la sua voglia di lottare sempre, anche quando non vedi la luce in fondo al tunnel. Un libro intriso di emozioni ma anche un modo inusuale di lasciare un ricordo indelebile a me e ai miei figli e a coloro che la conobbero.
Dopo quel libro ne sono seguiti altri, di vario genere, e ora dopo più di un altro decennio mi ritrovo scrittore per caso, come amo definirmi. Perché se continuo a scrivere e a pubblicare libri è solo “grazie” a Graziella che mi ha dato, e continua a darmi, la forza di andare avanti, attraverso la scrittura come terapia. Terapia per il cuore, per il fisico e per la mente.