Ecco le opere che pur non vincendo il concorso di poesia, si sono comunque meritate di essere visionate e lette perché meritevoli.
Se vi fa piacere, condividete
Carmela Rossello - Ma che ne sanno
Sii quella luce Che avresti voluto accendere quando eri al buio In una notte senza fine Per illuminare tutte le cose che hanno attraversato la tua pelle. Quanta forza ci vuole per non mollare mai Ma che ne sanno di quello che si affronta giorno per giorno Si diventa così bravi a nascondersi dietro un sorriso che solo occhi attenti sanno leggere quello che non si vede. Tira quel velo dall'anima e conservalo Per tutte le volte Che non hai saputo ascoltarti. Abbi cura della tua poesia dell'incanto che provoca E di ciò che non ti fa assomigliare a niente Trovando pienezza sconfinata Solo io so Ma che ne sanno.
Mirela Iosif - La mamma
Bambina che raccogli un fiore sul prato verde di un campo, sognando un giorno di piantare con grande amore un proprio manto. Scorrono in fretta le stagioni sul quotidiano imparare, sull’imitare la tua mamma le bamboline a pettinare. Un dì, convinta d’esser pronta, a coltivare un tuo giardino, ti illudi d’essere più brava: nel seminare, nella raccolta e nel mischiarne i colori. Ma ogni pianta è diversa. Nessun manuale d’istruzioni. Solo radici nella terra, un goccio d’acqua e le migliori intenzioni. L’inverno gela ogni speranza di ottimizzarne i contrasti, cambiar le loro inclinazioni, fortificandone i pilastri. Tu sei la loro primavera, il loro sole e il loro vento. E loro, con la tua essenza, son l’autentica cornice di un giardiniere senza tempo.
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