Come anticipato nella trasmissione LA VOSTRA VOCE di domenica 29 settembre, ecco le opere che pur non vincendo il concorso di poesia, si sono comunque distinte e quindi postate (scritte sul blog perché meritevoli)
Se vi fa piacere convidete, grazie mille
Lucia Roca - Questo amore
La notte col suo abito lungo e nero vaga fra le pareti della stanza
fino a quando l’alba non la scaccia.
La notte accarezza
i sogni degli amanti
e la malinconia
degli amori svaniti,
si erge a giudice non fa sconti
a chi sbaglia per troppo amore
o per troppo dolore.
Nel suo abito da sera
misteriosa silenziosa
e con fare suadente
si insinua nella mente
e risveglia i ricordi
le irrazionali emozioni
sopite nel tempo
e tra illusioni e speranze
riapre cicatrici e ferite
e quando l’emozione
vince sulla ragione
per un arcano mistero
riprende vita il sogno
di questo amore
confuso e nascosto
tra pensieri inquieti
perché diventi poesia!
Cos' è quella lacrima
che scende dal viso?
È forse un granello di sabbia
tra le rughe degli occhi
o forse la tristezza
che cala nel cuore
quando vedo quella piccola donna
dai bianchi capelli
coi vestiti così larghi
sul suo esile corpo.
Giorni come fossero mesi,
come fossero anni
che logorano l' anima
in uno stillicidio di pensieri
quasi fossero macigni
che rotolano veloci
fino a lasciarmi senza respiro.
Lascio a terra
quel fardello pesante,
un brivido freddo
scorre nelle vene,
cerco nel vento
ciò che mai potrà più tornare
distendo le ali e volo...
Sempre più in alto
regalando un sorriso
a chi sa leggere oltre l' orizzonte
delle mie malinconie.
Arrivi come l'onda quando è placida,
autunno che t'imbevi del respiro,
di quell'estate calda allor che gracida
la rana nello stagno ed io sospiro
nel battito tranquillo che mi sfiora,
il ricordare il tempo sulla riva:
noi due soltanto nel passare l'ora
mentre nell'acqua il sole scompariva
e mi immergevo a suggere il tuo fiato
da quelle labbra pronte da baciare;
lontano era l'inverno più gelato
ed era dolce il nostro navigare…
Ritorni col rosato delle foglie
già tremolanti quando spira il vento,
ma strette al ramo sfidano le voglie,
nel sospirare il placido momento.
Esplodi con i grappoli dorati
e coi profumi di castagne arrosto;
le mani colme d' altri doni amati
e per le vie del borgo odor di mosto;
in mente un lampo ancora d'allegria
che il gelo dell'inverno porta via!
Donato Caione - Profumo d'autunno
Le prime foglie già cadono lente
flaccide e stanche al vento,
nel cielo nubi di pioggia incipiente
pronta a cadere con stille d’argento.
Lungo le vigne gli odori del mosto,
i favi e i bugni ripieni di miele
con sentori di arrosto:
abbaia forte il cane fedele.
Ribollono i tini
tra nudi sarmenti e vino novello,
odorano i pini
e chioccola un fringuello.
Si ristora la terra
dopo mesi d’arsura,
é già pronta la serra
per la nuova coltura.
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