mercoledì 30 ottobre 2024

PER LA RUBRICA: LEGGIMI, NON PASSARE OLTRE... ecco le prime storie

 Buon pomeriggio amici,

ecco le prime storie arrivate in redazione e come vi avevamo detto le pubblichiamo.

Leggete, commentate e le più emozionanti saranno lette in puntate speciali in Radio.




Di MICHELA CHIAMBA


La mia è la storia di una persona semplice e sensibile. Sono affetta dalla Cprs insorta dopo una banale caduta accidentale in cui  riportai una distorsione ginocchio e caviglia nel 2002, con il  seguito di ripetuti  interventi ortopedici ravvicinati accompagnati da una non corretta gestione del dolore post operatorio e nella fase riabilitativa. Ho avuto una diagnosi tardiva per una sottovalutazione della patologia e una cura non ottimizzata.

Anni di dolore no stop hanno intaccato anche il mio equilibrio psicologico, è insorta la psoriasi retronucale con annessa alopecia circoscritta e la psoriasi unghie alluci e poi nel 2014 è  giunta la diagnosi di poliartrite entesitica multipla. 

Nel 2017,pochi mesi dopo la sospensione dai farmaci bio tecnologici/ biologici per bloccare l artrite che mi hanno buttato giù le difese,ho avuto una strana rottura totale di retina a sx e ho perso capacità visiva. 

 Questo è il sunto delle mie piccole avventure e vorrei solo trasmettere a chi legge la consapevolezza che il Dolore fisico  ha sempre una sua valenza importante!!! Non va "Sopportato"  e non bisogna sentirsi in colpa pensando di aver soglia bassa di tolleranza... Sono luoghi comuni che ingannavo e si perde tempo Prezioso per prevenire l'insorgenza del Dolore cronico benigno che ha un impatto altamente invalidante sulla vita della persona. 

Sorridere comunque,mai sottovalutare e mai mollare 


DI SILVANA LA PERNA - ELISA


Guarda fuori la bambina,

sta lì seduta,

immobile alla finestra

della vecchia casa dell'infanzia,

osserva incantata le foglie d'autunno

danzare in allegri girotondi

e immagina d'essere foglia anche lei

per poter danzare con loro!

Elisa...solitaria e schiva

guarda l'immensità di cieli tristi,

tristi come i suoi occhi

color muschio ed ambra.

Sogna scarpette rosa per danzare,

 due braccia di madre che l'avvolgessero

come una calda coperta di lana

e piccoli gesti per illudersi 

che possa essere amore,

ma amore non era mai!

Elisa,ciocche di biondi capelli

incorniciano  il viso bambino,

dolce creatura costretta a crescersi da sola

cingendo se stessa 

con le piccole braccia

per consolarsi!

E da sola asciuga le sue lacrime

e da sola impara ad  allacciarsi le scarpe...

troppo occupata la madre

per insegnarle a vivere,

Elisa ha dovuto andare da sola verso la vita

e guardare  dritto negli occhi la paura

quando nelle notti

alle gambe l'afferrava e le ciglia

le faceva tremare.

Elisa, angelo disperato 

si guarda allo specchio

e vede riflessa l'immagine 

di una sconosciuta,

ha l'aria di chi vuole scomparire

con uno schiocco di dita 

e lo sguardo di un uccellino impaurito

caduto dal nido.

E vomita tutto e tutti

persino la mela che aveva osato mangiare,

e su e giù per le scale

per smaltire anche la pelle attaccata alle ossa.

A tu per tu col cielo

apre le sue braccia 

non più capaci di abbracciarsi,

le apre  come fece Gesù in croce

e al Padre chiede  aiuto.

Ma neanche Lui ebbe pietà

troppo occupato il Suo cielo

intriso di suppliche e bestemmie

per ascoltare una stupida infelice.

Elisa, animo selvaggio,

apre a spintoni un varco 

tra la folla del mondo

e lottando contro i mostri avversi

diventa donna così come una pianta

diventa albero

fuggendo dal suo passato di dolore

da nessuno mai consolato.

E guarda fuori Elisa

come quando era bambina,

vede il suo volto di donna 

riflesso sui vetri appannati

dai sospiri e nasconde le lacrime

del passato e del presente

cercando di confondere tutti i pensieri

tra i rigagnoli che scivolano giù

zigzagando sui vetri 

e dentro la sua mente stanca.

Ancora il dolore s'accanisce con lei!

Quando sembrava tutto bello e perfetto

e la felicità inondava la sua vita di vero amore,

tanto sognato,tanto cercato!

"Sei la mia vita, la mia luce" -diceva Andrea

guardandola con occhi dolci-

Ed Elisa lo ha amato da morire

con la dolcezza del suo essere donna,

Andrea era il suo tempo 

dove anche il niente era tutto

vivendo giorno per giorno

tra il reale e la fantasia...

tutto l'amore attaccato alla loro pelle

 e non chiedevano nient'altro di più.

Andrea apparì col sole

illuminando la vita appannata di Elisa

e svanì con la pioggia fredda di un maledetto gennaio quando il suo cuore smise di battere.

E piange  ancora Elisa

il dolore la  rende muta,

si getta sul letto vestita

e sciupa il suo tempo nel ricordo

di quell'ultimo bacio.

È dannatamente fragile la mente

e ferito ancora il cuore 

dal destino crudele.

Ma una voce le sussurra all'orecchio<alza il capo Elisa,imprigiona l'ultima lacrima

nel tuo fazzoletto sdrucito e recati al tuo mare...lá troverai conforto>

E s'avvia Elisa verso il suo mare

respirando tutto l'azzurro,

tutto il calore,tutta l'aria che può!

Ed è allora che lo vede...

un uomo è seduto in riva al mare,

lei non sa se raggiungerlo perchè

presa da timore.

"Chi sarà?- pensa tra se e se"-

Lo sconosciuto la chiama senza girarsi

"vieni Elisa, avvicinati e siedi accanto a me"!

<Come fai a conoscere il mio nome,

chi sei tu?>

Lo sconosciuto non risponde e col cenno della mano la invita a sedersi,

Elisa ubbidisce e si siede accanto a quell'uomo 

così misterioso di cui stranamente si fida.

E inizia a parlarle con voce calda...

e mentre mentre racconta scorrono nei suoi occhi tutte le meraviglie che vide nei suoi viaggi in giro per il mondo...

parla parla ed è come se intanto 

leggesse il libro scarabocchiato che Elisa ha dentro...le sue pagine ingiallite dallo sgomento,dai rancori,dai risentimenti,dal dolore sopportato,dalla fede persa.

Le sue pagine d'insofferenza,di tristezza infinita,lo sfuggire vigliacco dalla realtà che le fa tanta paura.

E continua a parlare di se lo sconosciuto

sfogliando ora le pagine de proprio libro.

"Sai Elisa,il tempo ha tentato di rubarmi tutti i colori,le forme delle nuvole,la maestosità delle montagne,la bellezza del mare e dei cieli,

tutti i panorami della meravigliosa terra.

E nel raccontare sorrideva ed Elisa capisce

che tutto era racchiuso lì nei suoi occhi

dove regnava la tenebra,ma c'era molta più luce che nei suoi offuscati da tanta nebbia.

E ancora parla lo sconosciuto

ed Elisa ascolta  incantata come una bambina col viso tra le mani...

ascolta la storia di quello sconosciuto 

incontrato "per caso" in riva al mare

e comprende che la vita è grazia donata

e non bisogna sprecarne neanche un minuto.

Grazie alla luce di quegli occhi sconosciuti

Elisa comprende il grande valore della vita,

una luce che non può essere di questo mondo,

una luce che inonda Elisa di gratitudine!

Poi d'un tratto una coccinella

dischiude le sue piccole ali e su di lui si posa,

allora l'uomo misterioso si alza e si allontanava  lentamente

illuminato dai colori arancio e oro del tramonto...

il suo cane bianco gli cammina accanto.

Elisa resta  lì a guardarlo sparire

colma di nuova speranza e di colori,

colma della fede che aveva perso,

pronta ad affrontare ancora la vita

accogliendo con amore

il frutto del suo grande amore,

fiore profumato che stava sbocciando 

dentro di lei.




2 commenti:

  1. I percorsi del cuore del piccola Elisa diventata una giovane adulta con la riscoperta dell'amore ! Grazie

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