Ecco amici la puntata appena andata in onda con il bravissimo collega Lorenzo Pieri che ha letto la storia vincitrice della nuova rubrica: leggimi, non andare oltre
Buon ascolto a tutti e CONDIVIDETE
web-radio sociale formata da un gruppo di volontari che vuole donare un sorriso; solidarietà e sostegno a chi ha bisogno. La Vostra Voce - puntata domenicale tipo TG con news; musica; poesie sondaggi e molto altro Rubriche a tema con professionisti - tutto verte sul sociale e sulla cultura
Ecco amici la puntata appena andata in onda con il bravissimo collega Lorenzo Pieri che ha letto la storia vincitrice della nuova rubrica: leggimi, non andare oltre
Buon ascolto a tutti e CONDIVIDETE
Buongiorno a tutti,
ecco a voi il SONDAGGIO RADIO SETTIMANALE del Dr. Cisternino (psicologo e psicoterapeuta di Torino) che chiede:
Secondo voi di fronte alla disponibilità è più facile trovare persone che:
1. ringraziano;
2. se ne approfittano.
Come sempre dovete scegliere 1 sola opzione e domenica prossima in puntata i risultati
Cari amici artisti, come anticipato nella trasmissione LA VOSTRA VOCE di ieri, domenica 17 novembre ecco le opere che pur non vincendo il concorso di poesia, si sono comunque distinte e quindi eccole, postate sul blog perché meritevoli:
In questa puntata: un pensiero e un abbraccio alla famiglia di Paola Lo Re, scomparsa improvvisamente (vi siamo accanto).
Cari amici, domani vi terremo compagnia con una nuova incredibile puntata di: LA VOSTRA VOCE - news sul sociale, poesie, sondaggi e bella musica.
Molte news, tra cui: Fondazione L'Arcobaleno di Marika Onlus e la lotteria benefica; operazione pane Antoniano onlus; Psicologia in Tribunale e il corso intensivo per divenire giudice onorario minorile; inoltre le poesie che hanno vinto il concorso, i sondaggi e la bella musica di Markvard
Come sempre la diretta attorno alle ore 11.00 circa in collegamento ai link:
https://www.spreaker.com/.../rdm-una-voce-per-un-aiuto...
oppure: https://www.podchaser.com/.../rdm-una-voce-per-un-aiuto...
o anche: https://open.spotify.com/show/2IPi1RagT3cNdlQdtLQ39P
insomma ci trovate in diretta su tantissimi social, sul nostro blog e in registrata su YouTube
Non mancate
Un nuovo modo di fare turismo, al giorno d’oggi più evoluto e ragionato di un tempo, ci spinge a recarci nei Paesi che intendiamo visitare già provvisti di un corredo di notizie ed immagini a riguardo, desunto da libri e guide, ma, soprattutto, attinte dal web. Per quanto non nutra alcun dubbio che ciò costituisca un arricchimento culturale, debbo però confessare che desta in me qualche perplessità in quanto mi sembra averci sottratto il piacere della curiosità e della scoperta inattesa, emozioni che, invece, spesso mi capita di provare nel corso di una delle mie attività preferite: andare a zonzo per una città, senza una meta precisa, alla ricerca di qualche elemento architettonico, di qualche artistico dettaglio, preferibilmente trascurato dalle guide, né immediatamente evidente, che tuttavia non riesce a sfuggire al mio occhio attento. Sì, perché anche quando crediamo di conoscere perfettamente una città, magari perché ci siamo nati o ci viviamo da molto tempo, può accadere che qualcosa ci sfugga perché collocata dove non ce lo aspettiamo. Recentemente ne ho avuto la prova, quando, alzando lo sguardo su alcuni edifici storici di Bressanone, piccola cittadina in provincia di Bolzano, mi sono accorta per la prima volta, benché vi risieda da undici anni, che sono dotati di gargoyle. Come è noto, con questo nome si indicano caricature o figure animalesche, fantastiche e spesso mostruose, scolpite nella pietra, che, a partire dal XI secolo per culminare nel secolo XIII, ancor oggi ornano molte chiese e cattedrali gotiche, ma anche edifici civili. Spesso i gargoyle, chiamati anche pluviali, servono a mascherare antiestetiche grondaie. Così accade a Bressanone, ove possiamo ammirarle in vari luoghi: sul Municipio, sulla cappella di San Giovanni, all’interno del chiostro del Duomo, e sulla sommità di due edifici storici siti in via Tratten: uno, dal 1930 Caserma dei Carabinieri, ma prima, dal XVI secolo al 1834, fucina e albergo “all’Orso Nero”; l’altro, al n. 8, laboratorio, ove, dal 1885, operò Johann Kravolg, geniale, ma sfortunato inventore del primo motore elettrico e del fucile a fuoco veloce. Tutti i gargoyle brissinesi appaiono in ottimo stato di conservazione, tuttavia non sono in grado di dire con certezza da quando abbiano fatto la loro comparsa sugli edifici sopra ricordati, soggetti a numerosi restauri nel corso dei secoli ad oggi, ma posso ipotizzare che vi siano stati collocati dopo il XV secolo, epoca nella quale, data la difficile conservazione della pietra e del marmo se esposti alle intemperie, per costruirli si cominciò ad utilizzare il piombo, materiale assai duttile e che, col tempo, assume una particolare colorazione grigiastra.
Bressanone :gargoyle su una torretta del Municipio
Cari amici, sabato 16 novembre sarà la GIORNATA DELLA COLLETTA ALIMENTARE 2024.
In più di 11.000 supermercati d'Italia aderenti all'iniziativa, troverete i volontari, che invitano a donare qualcosa, per chi non può permettersi di comprare da mangiare.
Generalmente si donano alimenti a lunga conservazione:
Buongiorno a tutti,
ecco a voi il SONDAGGIO RADIO SETTIMANALE del Dr. Cisternino (psicologo e psicoterapeuta di Torino) che chiede:
Preferite ascoltare la musica maggiormente a volume:
1.basso;
2, medio;
3. alto
Come sempre dovete scegliere 1 sola opzione e domenica prossima in puntata i risultati
RISULTATI: 62% ha detto volume medio; 23% basso; pertanto il 15% ha risposto alto.
Cari ascoltatori/lettori in redazione ci è giunta una nuova storia che noi vi postiamo per farvela conoscere e commentare.
Per cortesia, i vostri pensieri scriveteli nel BLOG altrimenti non riusciamo a "vederli".
Grazie a tutti
Storia arrivata da FRANCESCO MANNA
Ottobre 2012, fu l’anno che cambiò la mia vita. Dopo una lunga malattia, protratta per oltre un decennio, la mia Graziella si arrese al male. Un male aggressivo che si scontrò anche con errori umani e diagnosi sbagliate. Lasciò me, e i nostri due figli, Dario di quattordici anni e Agnese di nove. Lei di anni ne aveva quarantacinque, ed era al suo massimo splendore di donna. Furono anni costellati di viaggi della speranza, dal Sud di Catania, al Nord di Milano. Anni dove i ragazzi crescevano e Graziella si sforzava di sorridere per donare quanto più amore possibile alla famiglia.
Una famiglia a cui lei aveva sempre creduto, fortemente voluto e dato tutto se stessa, realizzando i nostri sogni e che pian piano ne stavamo conseguendo altri.
Convivere per un così lungo periodo con una malattia, mina la mente oltre a debilitare il fisico. Lei cercava di appianare questa sua condizione, soprattutto nell’ultimo periodo, utilizzando la meditazione. Quando la medicina non riesce più nel suo intento e ti allarga le braccia proponendo cicli di chemio sperimentali, ti rendi conto che sei, ormai, al capolinea. Ti affidi a tutto e ti aggrappi alla qualsiasi. Il suo viaggio in India, di cinque settimane, ne fu la prova, quella di non deporre le
armi ma di lottare fino alla fine.
La sua storia di vita, mi ha spronato a scrivere un libro raccontando il nostro amore, la sua malattia ma soprattutto la sua voglia di lottare sempre, anche quando non vedi la luce in fondo al tunnel. Un libro intriso di emozioni ma anche un modo inusuale di lasciare un ricordo indelebile a me e ai miei figli e a coloro che la conobbero.
Dopo quel libro ne sono seguiti altri, di vario genere, e ora dopo più di un altro decennio mi ritrovo scrittore per caso, come amo definirmi. Perché se continuo a scrivere e a pubblicare libri è solo “grazie” a Graziella che mi ha dato, e continua a darmi, la forza di andare avanti, attraverso la scrittura come terapia. Terapia per il cuore, per il fisico e per la mente.