Cari amici artisti, come anticipato nella trasmissione LA VOSTRA VOCE di ieri, domenica 17 novembre ecco le opere che pur non vincendo il concorso di poesia, si sono comunque distinte e quindi eccole, postate sul blog perché meritevoli:
Sabrina Fiamma - L'essenzialità
Il tuo bisogno
Di me
Il mio bisogno
di te
Ha allentato
Il nodo
Di quella corda
Che teneva
Serrati
I pensieri
Più nascosti.
Di nuova luce
Si è vestita
L'essenzialità
Di questo mio essere
Sgretolando l'inutilità
Del mio esistere.
Profumi di fiori
Si sono come
Insinuati in me
Gocce scivolate
Da preziosi petali
Che mescolandosi
Al sangue
Hanno raggiunto
Il cuore
E come fanno i fiori
nuovo amore
È sbocciato per te.
Lucia Maria Tanas - Sera di novembre
Scende la sera vestita di nebbia
Tremule luci traspaiono vaghe
Dalla trama di seta
D’un grigio mantello.
Regna assoluto il silenzio
Tra gli alberi spogli
Ormai muta la voce armoniosa del vento.
Neanche un lamento s’innalza
Dalla terra bagnata
Dal pianto di foglie cadenti
Leggere carezze all’aria incombente
Sul bruno tappeto di vita morente.
S’intreccian scheletrici rami
Immoti nel calmo deserto
Di mani congiunte in mute preghiere
Oranti sembianze.
Lontano, un fioco barlume di luna
Riflesso di un raggio d’argento
Fende improvviso il freddo vapore
Scolpendo nell’acqueo sipario
Un’ammaliante visione.
Pina Santamaria - Il terrore di un bambino
Negli occhi dei bambini ....
c'è scritta tutta la speranza
di un mondo migliore.
Tu malvagio non distruggere
i loro sogni
scompari dalla loro visione .
non sei degno di starle accanto
Prima di usare un'arma
guardalo negli occhi e ti
accorgi della paura che c'è
nel suo sguardo..
Rivedi in quello sguardo
tuo figlio, e solo allora se
hai un cuore, deponi l'arma
e scappi dal terribile gesto
Andrea Ruiu - Nel buio del silenzio vissuto
Giunto è il momento
nel tempo avverso trascorso
dura roccia mi avvolse
imprigionando anima e corpo.
Infiniti pleniluni sono corsi
così come albe e tramonti
estate ed inverni
nell'attesa di una rivincita.
Nel tempo del dolore e del martirio
confinato
isolato
nel buio del silenzio vissuto.
Or che urlo di tuono sia!
Esplode d'impeto il riscatto
ritrovando la vita bloccata.
Mutando ancora mi evolvo
e torno nel mondo dei vivi
ancor più forte di prima…
Marina Doria - Un tesoro in valigia
Ero il silenzio senza domande,
capivo tutto o forse niente,
ero il giullare nei giorni di festa,
la malinconia delle mie notti insonni.
Sono una foglia aggrappata ad un ramo
con il timore di cadere al suolo,
m' aggrappo a due braccia d' amore
per afferrare ogni triste pensiero
dandomi la pace che non so trovare.
Sono un sorriso dal passo un pò lento
con due cicatrici bloccate da ferri,
sono un cuore che batte passione
e vivo i miei giorni aspettando domani.
Sono nei gesti forse piccoli e pigri
e faccio rumore in un silenzioso tormento.
Sarò il respiro di chi corre lontano
senza sapere dove vuol arrivare,
sarò la quiete nella tempesta
e la bufera sul mio blu mare,
sarò poesia per un LA vagabondo
che illumina il tempo
con un sospiro profondo,
forse un giorno correrò lontano
e avrò nella valigia un tesoro
che farà un gran baccano.
Donato Caione - Scorci d'Ucraina
Laggiù non luccica più il sole!
Fra le carcasse mutilate
svanisce il profumo di viole
e le identità son violate.
Echi di singulti strozzati
come dei rantoli d’angoscia
e sopra i tavoli bucati
insipido, un piatto di broscia.
Dal Mar Nero odore di piombo
che impregna l’aria e la terra,
d’improvviso il cupo rimbombo
di una sporca inutile guerra.
Orfani in cerca d’amore
cogli occhi rigati di lacrime
stremati da intenso dolore.
Loro, solo povere vittime.
È un triste scorcio dell’Ucraina
devastata dalla furia belluina.
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