lunedì 29 aprile 2024

LE POESIE MERITEVOLI DEL MINI-CONCORSO SU FB - settimana dal lunedì 22 al venerdì 26 aprile

 



Come anticipato nella trasmissione LA VOSTRA VOCE di domenica 28 aprile, ecco le opere che pur non vincendo il concorso di poesia, si sono comunque distinte tra le altre perché meritevoli. Buona lettura 

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Mariangela Cerini - I giorni belli

Torneranno i giorni cara libertà ed io ti abbraccerò stanca di farti la veglia, sarai di nuovo cielo in limpida scia, libero volo in un cielo pulito orlato di rosso che non piange il giorno che muore, sarai di nuovo luce, tenera, su terra vuota persa nel nulla di ladri di vita e di vuoti domani, torneranno i sorrisi avidi di baci e di abbracci, rinasceremo finalmente liberi dal giogo del domani.



Sabrina Fiamma - Sono

Sono il vento,

che si perde nel tempo, 

e spira leggero, 

sono il mare,

che confonde, che urla 

e agita le onde.

Sono la terra cremisi

del deserto,

un cuore aperto.

Sono il sole

che filtra dalle persiane

e leggero sfiora il volto, 

sono l'amore, un fiore che sboccia. 

Sono la luna e le stelle quando fa sera,

e uno sguardo ,

un sospiro d'amore 

in una notte di primavera.


Pasquale Vulcano - Pianse quel giorno il cielo

E si fa sera quando i miei pensieri m'inchiodano crudeli ad una croce e l'urlo in gola strozza la mia voce lasciandomi: rimpianti e desideri, il dolce incanto dei suoi occhi azzurri, dei suoi capelli l'ondeggiare al vento, l'incedere elegante, il portamento, gli sguardi altrui vibranti di sussurri. Nei labirinti ascosi della mente, cerco la brace della fiamma spenta, or che l'angoscia il cuore mi tormenta e nel silenzio stride dentro un niente! Non si cancella l'alba e il triste addio in una scia di lacrime più amare; pianse quel giorno il cielo e pure il mare nel suo lamento che era un mormorio, mentre sfiorava l'anima quell'onda, celando la tristezza nel profondo; poi tutto scuro attorno parve il mondo e nell'abisso il bene ora sprofonda. D'ali crudeli si vestì il Fato e pur d'artigli che affilò di corsa, ghermendo la sua preda in una morsa, che della vita poi disperse il fiato! Reciso il fiore fu degli anni suoi! La primavera mia già trema e langue sotto il tormento, nuvole di sangue nei gorghi che mi parlano di noi! Or va la barca mia nella bufera, squarciando la sua vela nella sera!






6 commenti:

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